19 settembre 2014

Turismo sessuale a spese dei minori di paesi poveri

Secondo l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e pornografia minorile, il traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale è considerato il terzo traffico illegale dopo droga e armi, con un volume di affari complessivo intorno agli 80-100 miliardi di dollari.

La pratica del turismo sessuale, di chi prende un volo e cerca un albergo per fare sesso a due soldi con le ragazze del posto, spesso bambine, è diffusa soprattutto nei Paesi più poveri. Nella trappola del così detto "turismo sessuale", ci finiscono soprattutto i più piccoli.

Figli, mariti, padri, lavoratori. E poi un aereo, e poi in vacanza al sud del mondo, e poi il demonio. Italiani, tra quelli che "consumano" di più sesso a pagamento a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile.

Italiani i primi "pedofili" in Kenya. Attivissimi nell'olocausto che travolge 15.000 creature, il 30% di tutte le bambine che vivono a Malindi, Mombasa e Kilifi. Piccole schiave per turisti. In vendita a orario continuato, per mano, spesso, dei loro stessi genitori.

In genere hanno tra i 12 e i 14 anni, ma possono averne anche 9, o 7, addirittura solo 5. Minuscoli bottini per turisti, burattini di carne da manipolare a piacimento. Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un'escursione. Pacchetto "venduto" tutto compreso, alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze.

Sono così piccole, se le vanno a comprare nei bordelli e poi le "stuprano". Trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali, e ottantamila volte all'anno è la lingua italiana.

I numeri. Sono tre milioni i turisti che ogni anno partono per viaggi in cerca di sesso. Di questi, secondo l'osservatorio per il contrasto della pedofilia e pornografia minorile del dipartimento per le pari opportunità della presidenza del consiglio dei ministri (vai al sito):
  • Un sesto è alla ricerca di minorenni, con un volume d'affari complessivo intorno agli 80-100 miliardi di dollari.
  • Turisti occasionali (65%), abituali (30%), pedofili (5%). Tutti in viaggio per lo stesso fine.
  • La maggior parte dei turisti che dedicano la propria vacanza a sfondo sessuale sono, per il 37% tra i 31 e 40 anni, e sono per la quasi totalità occidentali.
  • Le vittime del turismo sessuale sono per il 60% comprese tra i 13 e i 17 anni, per il 30% dai 7 ai 12 anni, per il 10% anche più piccoli di 6 anni.
  • Il 75% dei minori coinvolti di bambine.
  • Tra le destinazioni più frequentate il Brasile, il Nepal, il Bangladesh, la Colombia, l'Ucraina, a Thailandia. In Africa è il Kenya delle spiagge "immacolate" il luogo preferito dagli italiani .. (fonte Ecpat)
Il giro d'affari. Il turismo sessuale e il traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale è il terzo traffico illegale per ordine di importanza dopo droga e armi, importante a tal punto che il fenomeno ha assunto una rilevanza mondiale.

Il turismo sessuale viene definito dall'Osservatorio per il contrasto alla pedofilia "un'insieme di viaggi organizzati dagli operatori del settore turistico o da esterni che usano le proprie strutture e reti con l'intento primario di far intraprendere al turista una relazione sessuale a sfondo commerciale con i residenti del luogo di destinazione".

Il fenomeno del turismo sessuale si è intensificato negli ultimi anni sia a causa del maggiore impoverimento dei "Paesi del Sud del mondo", dove i bambini entrano nel giro della prostituzione spinti dalla miseria, dalla fame e dalla mancanza di lavoro dei familiari, e sia per l'aumento del "turismo di massa".

La rete. Stai progettando il tuo prossimo viaggio e vuoi consigli su dove andare a fare turismo sessuale in Europa e nel mondo ?? Tra le recensioni e consigli per scoprire luoghi e mete per vacanze sessuali (sia per uomini che per donne). Sono tantissimi i siti internet che offrono questi "servizi particolari", sono on-line alla portata di tutti e sono consultabili. Danno informazioni e consigli su dove e come soggiornare al meglio. Sono descritte mete e destinazioni, consigli per il viaggio e curiosità.

L'Osservatorio. Opera al "Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio" - Vai al Sito -

Il compito principale di questo organismo è di acquisire e monitorare i dati e le informazioni relativi alle attività svolte da tutte le amministrazioni pubbliche per la prevenzione e la repressione dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, anche attraverso a creazione di una banca dati del fenomeno.

Le pene previste. L'Italia da sempre contrasta ogni forma di abuso e di sfruttamento sessuale dei minori. La legge 269/98 contro lo "Sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù" ha introdotto molte novità, tra cui la punibilità in patria dei cittadini italiani che commettono all'estero crimini sessuali contro i minori, anche quando il reato è stato commesso in concorso con uno straniero (art. 604 del codice penale).

La legge ha inoltre inserito la punibilità delle iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, per cui chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla prostituzione a danno di minori, è punito con la reclusione da 6 a 12 anni.

Reato difficile da dimostrare, soprattutto se commesso in un paese straniero. La citata legge 269/98 prevede il solo "reato" commesso in danno di minori. Non c'è reato quando il rapporto sessuale avviene tra adulti consenzienti, seppur a pagamento.

  • Difficile dimostrare l'età del minore o della minore abusata se ciò avviene all'estero,
  • Gli abusi non saranno mai denunciati. Le stesse vittime sono controllate da organizzazioni criminali, o sono spinte da uno stato di necessità.
  • Le stesse autorità dei paesi stranieri dove avvengono gli abusi non reprimono questo traffico con la dovuta autorevolezza, quasi sempre esse stesse parte integrante di queste organizzazioni criminali.
  • Molti sono i siti internet (in chiaro) che pubblicizzano i "percorsi e le destinazioni del sesso" con tanto di locali e bordelli. Sono siti che però si guardano bene dal spiegare l'età e lo stato di "costrizione"  in cui si trovano le "prostitute-bambine".
In materia di turismo sessuale in danno di minori è necessaria una collaborazione decisa e autorevole tra le polizie dei paesi di "partenza" e quelle dei paesi di "destinazione" dei turisti del sesso. Una collaborazione che al momento è del tutto assente o, nel migliore dei casi, decisamente insufficiente .. Non bastano le leggi, bisogna renderle applicabili.




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