31 marzo 2014

Facebook è un social network dove navigano anche le "serpi" invidiose


Foto contestata e pubblicata il 14 gennaio 2014
Facebook, che bella parola. Ebbene si, mi hanno bloccata per 7  giorni (da ieri pomeriggio e fino alla prossima domenica) e devo stare in castigo. Non posso pubblicare nulla, né commentare e neppure mettere "mi piace".

Non è la prima volta, circa un mese fa mi è capita la stessa cosa. Allora fu "solo" per tre giorni, però quella volta sapevo di aver sbagliato e ho scontato la mia pena zitta zitta. Avevo pubblicato un post piuttosto forte, e ovviamente qualcuno mi segnalò.

Questa volta però non posso star zitta. Questa volta mi hanno punita per tre foto pubblicate tanto tempo fa, la prima addirittura nell'estate del 2012 (una foto con 120 like e 395 condivisioni). Foto che a mio avviso sono del tutto innocenti e che non violano le regole di facebook. C'è da chiedersi quindi perché solo ora, sono foto pubbliche (le possono vedere anche chi non è tra le mie amicizie) e se violano le regole di facebook adesso, le violavano allo stesso modo anche quando le ho pubblicate. Le foto che mi sono state contestate sono quelle che vedete in questo stesso articolo. Ora sta a voi giudicare, io non ho parole.

Foto contestata e pubblicata il 4 settembre 2013
So di essere un po' inviata e di essere nel mirino di molte persone. Tutti sanno della mia lotta alla mafia nigeriana, delle mie battaglie contro la violenza alle donne. So perfino di essere un po' di sinistra (dal punto di vista politico), so perfino di essere un po' impertinente, di non amare particolarmente i "berlusconiani" e quelli dei 5 stelle. Quello che so è che certamente qualcuno mi ha segnalata, forse invidia, magari cattiveria, o forse solo qualche "stronzo", o chissà magari anche qualche "stronza".

Foto contestata e  pubblicata il 27 agosto 2012
e che è stata condivisa su FB ben 395 volte
Quello che però non capisco è come mai a facebook basti una segnalazione anonima per cancellare una foto innocente che non ha nulla di volgare, quando sullo stesso social network circolano foto peggiori e decisamente più "spinte" delle mie. Su facebook, inoltre, sono attivi gruppi (e pagine) inneggianti al nazismo, al fascismo e al razzismo che, nonostante centinaia e centinaia di segnalazioni, continuano a pubblicare indisturbati. Ma si sa facebook è un luogo libero e in nome della libertà si può pubblicare di tutto, ma non una foto con una mamma che allatta al seno il suo bambino, o una foto di una ragazza sexy che mostra un capezzolo.

So che su facebook ci sono anche i segnalatori di professione, persone dedite a segnalare tutto e tutti, e poi ci sono i "puritani" che si scandalizzano per un paio di tette, ma è comunque necessario che facebook applichi dei filtri come fa con le pagine "razziste" e che sappia valutare meglio ciò vìola e ciò che non vìola le sue regole.

Detto questo, non sono arrabbiata per essere stata "bloccata" da questo facebook illiberale e iniquo, ma che tuttavia mi piace. In fondo non è la fine del mondo e sette giorni passano subito. Nella vita ne ho passate di peggiori e poi non c'è solo facebook in questo mondo. Nel mondo c'è l'Amore, la Gioia, la Speranza, e molto altro di più bello di un social network qualsiasi.

Se il mio profilo personale è bloccato non lo sono la nostra pagina e il nostro gruppo che continueranno ad essere attivi attraverso gli amministratori e le amministratrici.



Articolo scritto da

Nessun commento:

Posta un commento

Ci è sempre gradito un tuo commento. Grazie

In Nigeria non si può più essere cristiani

Bambini e neonati uccisi, donne e disabili massacrati, case incendiate. Racconto della strage di Natale per mano dei pastori...